Premio Acerbi

Giuseppe Acerbi

Luigi Basiletti – Ritratto di Giuseppe Acerbi, 1826

Giuseppe Acerbi fu scrittore, compositore, avventuroso esploratore, innovatore anche nelle tecniche agricole, collezionista, animato da un’insaziabile curiosità verso ogni forma del sapere, ma soprattutto verso la conoscenza di altri popoli e di altre culture. 

Nato a Castel Goffredo il 3 maggio 1773, Acerbi fu il primo, con lo svedese Skjoldebrand, a raggiungere via terra Capo Nord, attraversando la Finlandia e la Lapponia (terre allora quasi sconosciute), e a pubblicarne il resoconto in inglese, a Londra, nel 1802. 

Viaggiò a lungo in tutta Europa (Finlandia e Paesi nordici fino a Capo Nord, tutta l’Europa centrale e paesi dell’est) e in Africa settentrionale (in particolare in Egitto), vere e proprie esplorazioni per l’epoca. 

Di questi suoi viaggi restano le affascinanti memorie di viaggio nelle quali era solito analizzare, interpretare la cultura, le tradizioni, i costumi delle genti incontrate, sempre con grande rispetto e profonda stima. 

A Milano, con gli auspici del governo austriaco, diresse “la Biblioteca Italiana” dal 1816 fino al 1825, anno in cui fu nominato Console Generale d’Austria in Egitto, dove rimase fino al 1834, interessandosi attivamente di egittologia e riportando in Italia una pregevole raccolta di reperti ora esposti a Palazzo Te a Mantova. 

Acerbi è ancora ricordato in Finlandia, che nel 150° anniversario della sua morte, nel 1996 gli ha dedicato diverse manifestazioni nelle città di Turku e Oulu. Nel 1999 ha organizzato viaggi e studi in occasione dei duecento anni dal viaggio a Capo Nord, celebrazioni alle quali Castel Goffredo e il Premio sono stati presenti con una numerosa delegazione.

La figura di Giuseppe Acerbi, peraltro fino ad allora poco conosciuta nel nostro Paese (forse per i suoi incarichi diplomatici per l’Impero Austroungarico), per il suo approccio libero e curioso verso gli altri popoli, apparve ed appare ancora oggi quanto mai attuale, precursore di ideali che si sarebbero affermati molto dopo e ancora oggi fonte di controverse posizioni.